Socio ordinario ONIF, Andrea Lazzarotto ha conseguito la laurea magistrale con lode in Informatica, con una tesi dedicata alla ricostruzione forense di file-system NTFS con metadati danneggiati.
Opera da anni come consulente informatico forense e parallelamente ha maturato una profonda esperienza nel campo delle applicazioni mobili, sia dal punto di vista realizzativo (sviluppo software) che dal punto di vista di analisi di funzionamento e di sicurezza (reverse engineering), in particolar modo su piattaforma Android.
Nell’attività professionale si dedica anche all’approfondimento dell’anti-forensics. In particolare, ha condotto ricerche approfondite sulla documentazione dei metodi per manomettere le chat di WhatsApp, al fine di delineare metodologie per verificarne la genuinità e l’integrità.
Oltre ad alcune attività di docenza nel settore, ha contribuito allo sviluppo di tecniche di acquisizione forense di contenuti web, come ad esempio la cristallizzazione di profili Instagram tramite API.
È autore di RecuperaBit, un software open source per l’analisi forense di partizioni NTFS e Carbon14, uno strumento dedicato alla datazione delle pagine web. Ha contribuito allo sviluppo di CAINE, distribuzione Linux per la digital forensics. È inoltre un componente del team di FIT, un innovativo programma di acquisizione forense di pagine web.